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CARCERI: MAURIZIO VENEZIANO NUOVO PROVVEDITORE SARDEGNA

31 marzo 2011 Nessun Commento

 

            Maurizio Veneziano, 47 anni, di Messina, direttore da 10 anni del carcere “Ucciardone” di Palermo, sarà il nuovo Provveditore regionale per la Sardegna. Il suo insediamento è previsto per la prossima metà di aprile. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento alle insistenti notizie circolate in ambienti vicini al Ministero della Giustizia che danno per certo l’ormai prossimo trasferimento nell’isola dell’ex direttore del carcere palermitano.

“Speriamo che finalmente, dopo una vacanza di circa otto mesi, la Sardegna – sottolinea la responsabile regionale di SDR – possa davvero contare nuovamente su un referente stabile. Sono diverse le questioni da affrontare, alcune particolarmente urgenti. Le problematiche che verifichiamo costantemente nelle strutture detentive dell’isola attengono innanzitutto alla salute dei cittadini privati della libertà. Esiste un numero consistente di detenuti con doppia diagnosi che richiedono spazi differenti da quelli della reclusione. Ci riferiamo in particolare ai tossicodipendenti, ai sofferenti di disturbi psichici ma anche agli anziani con tratti evidenti di incompatibilità e/o persone con gravi infermità fisiche. Persone che possono e debbono scontare la pena in strutture alternative. La presenza stabile di un Provveditore regionale con l’esperienza e le competenze dell’ex direttore dell’Ucciardone può servire anche a ridisegnare le modalità della reclusione e ad alleggerire il numero dei detenuti.

“Ci sono poi tre questioni – ricorda Caligaris – che vengono continuamente rimosse ma che costituiscono un punto di riferimento fondamentale per migliorare la qualità della vita carceraria. L’umanizzazione della detenzione passa attraverso la territorialità della pena che garantisce la vicinanza ai familiari, il risparmio all’amministrazione per la riduzione delle traduzioni e infine il reinserimento sociale previsto dalla Costituzione e dalla legge sull’ordinamento penitenziario. Strettamente collegato vi è il trasferimento degli Agenti di Polizia Penitenziaria che lavorano lontani dall’isola e dalle rispettive famiglie da decenni. Molti, anche per il malvezzo delle raccomandazioni, non riescono ad avere il distacco e/o il trasferimento nell’isola. C’è molta preoccupazione inoltre tra gli Agenti della Polizia Penitenziaria per i nuovi 700 colleghi appena assunti che, ultimato il corso di formazione, possano ulteriormente bloccare le domande di trasferimento o di assegnazione che da troppo tempo giacciono nell’apposito ufficio del DAP”.

“Il nuovo Provveditore dovrà preoccuparsi di seguire anche i lavori nelle nuove strutture penitenziarie che stanno sorgendo nell’isola. Un compito difficile e delicato affinché siano rispettati i principi cardine della funzione riabilitativa della pena. Ci risulta infatti che nonostante siano ancora in fase di costruzione – conclude Caligaris – le nuove carceri appaiono più finalizzate alla detenzione fine a se stessa che alla prospettiva di rieducare il detenuto e limitare la recidiva. Insomma Maurizio Veneziano dovrà attingere a piene mani alla sua professionalità per dare al sistema penitenziario sardo una linea coerente con i diritti acquisiti dai cittadini privati della libertà”.

 Cagliari, 31 marzo 2011

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