Home » Diritti Civili, In Evidenza, Iniziative, News

CARCERI: A BUONCAMMINO PROTESTE PER DECISIONI INPS SU PENSIONI

21 febbraio 2011 Nessun Commento

            “Le decisioni dell’INPS, in particolare quelle sulle pensioni di invalidità, assunte senza le opportune informazioni, con un metodo di verifica inaccettabile e con assurdo fiscalismo, hanno colpito le fasce più deboli della popolazione ed hanno suscitato proteste ed esasperazione anche tra i detenuti di Buoncammino e degli altri istituti di pena dell’isola”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento alle numerose segnalazioni all’associazione e alle lamentele raccolte dai volontari che operano nel carcere cagliaritano.

“Evidentemente a caccia di falsi invalidi e per recuperare fondi, l’INPS colpisce indiscriminatamente anche le categorie più deboli e disagiate con pensioni che oscillano tra i 250 e i 500 euro mensili come nel caso dei cittadini ristretti.  Molti di loro – sottolinea Caligaris – si sono, infatti, visti sospendere la modesta pensione, unico loro reddito, e non si sono resi conto dei motivi sino a quando i volontari non hanno accertato che avrebbero dovuto sottoporsi agli accertamenti di verifica. Essendo in carcere, alcuni peraltro senza fissa dimora, non hanno ricevuto la lettera di convocazione per la revisione.  A prescindere dai  ricorsi dei singoli, è indispensabile che l’Istituto di Previdenza intervenga d’intesa con le Direzioni delle Case Circondariali per un monitoraggio dei diversi casi in modo da procedere agli accertamenti medico sanitari anche per l’aggravamento e le nuove istanze. A questo proposito la certificazione medica e la documentazione richiesta per via telematica crea ulteriori difficoltà agli interessati in quanto – precisa la presidente di SDR – non essendo ancora stata   organizzata la sanità penitenziaria  nell’ambito del servizio sanitario regionale non tutti medici  possono soddisfare le richieste dei detenuti. In base alle disposizioni  dell’INPS, la certificazione deve essere infatti inoltrata dal medico di base del richiedente”.

            “Per quanto riguarda le segnalazioni e le proteste, giunte a Socialismo Diritti Riforme da cittadini  liberi che hanno avanzato richiesta di pensione o  di aggravamento di invalidità, attengono in genere a gravi ritardi nell’espletamento delle pratiche, spesso smarrite da un ufficio all’altro, mancanza di risposte, eccessivo fiscalismo da parte dei medici con alcuni casi paradossali riferiti a persone gravemente ammalate che – conclude Caligaris – non avrebbero dovuto per le patologie da cui sono affette. L’associazione denuncerà pubblicamente i casi che le sono stati segnalati. 

 Cagliari, 21 febbraio  2011

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.