ALZHEIMER: SDR, INDISPENSABILE PIANO REGIONALE DELLE DEMENZE
“E’ indispensabile che la Regione si doti di un piano regionale per le demenze. E’ uno strumento indispensabile per affrontare una patologia tra quelle più tardivamente diagnosticate. La diagnosi precoce infatti favorisce la cura che ha la maggiore efficacia proprio nelle fasi iniziali”. Lo ha detto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme durante la manifestazione per la consegna della borsa di studio T.I.N.A. (Tutti Insieme No Alzheimer) alla psicologa Marta Malgarise.
“Propedeutica al piano delle demenze – ha aggiunto Caligaris – è l’attuazione di un’indagine sui reali bisogni delle famiglie che hanno un malato in casa. La conoscenza della realtà specifica è utile per ottimizzare gli interventi terapeutici e il percorso del malato o della famiglia. In Sardegna si calcola che gli ammalati siano dai 12.000 ai 15.000 con alti costi sociosanitari. Il problema – ha concluso la presidente di Socialismo Diritti Riforme – non può essere sottovalutato dall’amministrazione regionale lasciando sole le famiglie degli ammalati anche nell’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica alle tematiche della malattia”.
La dott.ssa Olga Catte, responsabile della Divisione di Geriatria dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari e la dott.sa Rosella Frau del Centro Alzheimer hanno ricordato che l’Unità Operativa é attiva dal 1998 come ambulatorio delle demenze e che nel 2001 partecipando al Progetto Ministeriale Cronos é stata istituita l’Unità di Valutazione Alzheimer. In questi anni sono stati trattati oltre mille casi dando assistenza, agli ammalati e ai loro familiari.
Raimondo Mandis, Presidente regionale dell’Associazione Ammalati di Alzheimer, ha illustrato l’impatto, il più delle volte devastante, sulle famiglie che sopportano il 90% del carico assistenziale di un congiunto colpito dalla malattia. E’ frequente che le famiglie non siano più in grado psicologicamente di prestare l’assistenza dovuta con l’aumento dei ricoveri ospedalieri e in centri assistenziali. Come familiari – ha sottolineato il dott. Mandis – ci ha sorpreso e addolorato la decisione assunta dalle competenti autorità sanitarie di disdire il contratto di lavoro a tre psicologhe che da anni prestavano la loro opera al Centro Alzheimer con risultati positivi per i familiari e gli assistenti degli ammalati. Ci auguriamo che la decisione possa essere rivista e che la specifica commissione istituita dall’Assessorato alla Sanità possa ripristinare, rinforzandolo il servizio di assistenza psicologica.
La psicologa Marta Malgarise, ha illustrato quindi il progetto “Curare chi cura”, realizzato grazie alla borsa di studio, che prevede interventi di sostegno psicologico e psicoeducativo per i familiari e assistenti di malati di Alzheimer.
Cagliari, 20 dicembre 2010
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