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SANITA’ PENITENZIARIA SARDEGNA: PRONTO DDL GIUNTA, DAP REVOCHI BLOCCO

25 ottobre 2010 Nessun Commento

 “La Giunta regionale ha predisposto il disegno di legge di assestamento di bilancio in cui vengono recuperate le somme per ripristinare l’assistenza sanitaria nelle carceri isolane bloccata dal 7 ottobre in seguito alla circolare del Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.  L’assessore regionale alla Sanità Antonangelo Liori ha quindi tenuto fede all’impegno assunto in un recente colloquio con il Provveditore dott. Felice Bocchino. Spetta ora al DAP riattivare la situazione antecedente il blocco”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme” l’associazione che aveva denunciato, con un appello al Presidente della Repubblica ed esposti alle Procure di Cagliari, Sassari e Nuoro, la grave situazione negli Istituti di pena con la limitazione del diritto costituzionale alla salute per i cittadini privati della libertà.

            Il Disegno di legge dovrà ora essere approvato dal Consiglio regionale ma è palese – sottolinea Caligaris – la volontà del Governo regionale, con lo stanziamento di 500mila euro, di far fronte alla spesa per la sanità penitenziaria fino al 31 dicembre quando la competenza e le funzioni in materia saranno trasferite definitivamente alla Regione in attuazione della relativa legge dello Stato. La norma di attuazione dello Statuto, definita ed approvata dall’apposita commissione, è peraltro all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale.

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – conclude Caligaris – non ha quindi più motivi per mantenere il blocco della spesa. Del resto vi è un precedente specifico quando di fronte ad una situazione analoga aveva mantenuto il servizio in attesa delle spettanze della Regione. Dopo 20 giorni durante i quali i detenuti sono stati costretti a rinunciare all’assistenza nei centri clinici di Cagliari e di Sassari ed a subire la sospensione delle visite specialistiche, in particolare quelle psichiatriche, e l’assenza della guardia medica diurna e notturna è urgentissimo porre fine ad un assurdo braccio di ferro sulle spalle di persone che hanno subito una sola condanna quella di essere private della libertà.

 Cagliari, 25 ottobre 2010

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