“La drastica riduzione dell’assistenza sanitaria nelle carceri della Sardegna e la chiusura dei Centri Clinici di Buoncammino a Cagliari e di San Sebastiano a Sassari costituiscono atti incostituzionali nei confronti di cittadini privati della libertà ma titolari di un diritto, quello alla salute, sancito dalla Costituzione”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme” nell’apprendere l’ordine di servizio avente per oggetto “Piano emergenza sanità” assunto in seguito alla mancata assegnazione dei fondi, fino al 31 dicembre prossimo, che sarà operativo da domani.

“L’Associazione – sottolinea Caligaris – di fronte al silenzio delle Istituzioni, nonostante l’allarme e gli appelli dei giorni scorsi, sta predisponendo gli atti necessari per un’istanza al Presidente della Repubblica, per ricorsi alle Procure interessate e alle competenti autorità di giustizia europee. E’ infatti inconcepibile che nessun atto per ripristinare la legalità nelle carceri, garantendo il diritto alla salute, sia stato assunto dalla Regione o dal Governo che si trincerano dietro un assurdo braccio di ferro legato su chi deve alla fine pagare il conto dell’assistenza. Ciò in attesa della riunione della Commissione paritetica Stato-Regione per definire la norma del passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia al servizio sanitario regionale”.

            “Preoccupa – conclude Caligaris – anche il silenzio assordante degli Enti Locali interessati e delle forze politiche. Non vorremmo che i cittadini ristretti, molti dei quali ancora in attesa di giudizio, siano considerati di serie B e, oltre al sovraffollamento ed alla pena da espiare, debbano rinunciare all’assistenza sanitaria”.

 Cagliari, 6 ottobre 2010