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CARCERI SARDE: CASO TUBERCOLOSI IMPONE REVOCA LIMITAZIONI A SANITA’ PENITENZIARIA

18 ottobre 2010 Nessun Commento

“Il caso di TBC polmonare, registrato ad Is Arenas impone la revoca immediata delle limitazioni imposte alla sanità penitenziaria. E’ necessario un accordo tra l’assessorato regionale della Sanità e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per coprire la spesa fino al 31 dicembre. Solo così potrà essere ripristinata completamente l’assistenza medica e farmaceutica per i detenuti in Sardegna”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme”, rilevando che “sono trascorsi dieci giorni dai tagli imposti e l’assenza di risposte da parte di Regione e Ministero della Giustizia, configura l’ipotesi di omissione di atti di ufficio”. “Il caso del detenuto, affetto da tubercolosi, e numerose segnalazioni delle difficoltà esistenti negli Istituti nella distribuzione dei medicinali e nel garantire le visite ed i ricoveri, dimostrano – sottolinea Caligaris – che le misure per fronteggiare l’emergenza sono insufficienti creando delle gravi situazioni di limitazione del diritto costituzionale alla salute. Senza sottovalutare le preoccupanti segnalazioni dei detenuti e dei loro familiari. Anche la situazione degli agenti della polizia penitenziaria, come del resto denunciano le organizzazioni sindacali di categoria, è peraltro insostenibile senza nuove assegnazioni in Sardegna. Ad Is Arenas sono stati sottoposti a profilassi medica specifica, per evitare il contagio, non solo i detenuti ma anche tutti coloro che sono stati in contatto con l’extracomunitario ammalato, compresi gli agenti della polizia penitenziaria”. “L’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, oltre all’appello al Presidente Napolitano e agli esposti alle Procure di Cagliari, Sassari e Nuoro, sta valutando – conclude la presidente – con un legale la sussistenza di elementi per un esposto alla Corte dei Conti per il danno erariale che l’attuale assurda situazione del blocco alla sanità penitenziaria comporta. L’urgenza di approvare la norma per il trasferimento delle competenze sulla salute dal Ministero della Giustizia alla Regione inoltre permane. Senza un atto definitivo il 2011 inizierà in stato di emergenza ”. Cagliari, 18 ottobre 2010

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