Home » Diritti Civili, In Evidenza, News

NUOVO CARCERE CAGLIARI: ILLEGALE PER DUE DISCARICHE A 500 METRI

3 settembre 2010 Nessun Commento

“Due estese e profonde vasche di discarica realizzate ed attrezzate per raccogliere le ceneri dell’impianto del Tecnocasic di Macchiareddu rischiano di provocare ulteriori ritardi nella apertura del nuovo carcere di Cagliari che, essendo saltati i tempi previsti, difficilmente potrà essere funzionante prima del 2013. Gli enormi vasconi, attualmente inutilizzati, sono stati realizzati a 500 metri dall’Istituto mentre la legge prevede una distanza minima di mille metri”. Lo afferma l’ex consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione “Socialismo Diritti Riforme” al termine di un nuovo sopralluogo, effettuato al cantiere di Camp’e Luas nel territorio di Uta nell’area industriale di Cagliari.

            “L’area prescelta per la realizzazione del carcere continua ad essere peraltro una landa desolata e maleodorante per i miasmi provenienti dallo stabilimento di macellazione delle carni dell’ex Valriso. I lavori di costruzione sarebbero dovuti essere ultimati, come precisato in un primo tempo dal Ministero delle Infrastrutture entro il 13 novembre di quest’anno, ma la conclusione è stata posticipata al 2011. Ciò significa – ha sottolineato Caligaris – che l’istituto di pena potrà essere funzionante solo nel 2013.   In questi anni, oltre a reperire i fondi per gli arredi, sarà necessario bonificare l’intera area prevedendo una diversa dislocazione delle discariche quasi a ridosso del muro di cinta. Sono inoltre indispensabili servizi di collegamento stradale con la città adeguati alle esigenze degli agenti della polizia penitenziaria, degli operatori, degli avvocati, dei magistrati e dei familiari che si recano a visitare i congiunti. Quotidianamente infatti raggiungeranno Camp’e Luas diverse centinaia di persone. Senza dimenticare che possono verificarsi situazioni critiche da richiedere interventi urgenti di Pronto Soccorso. E’ quindi necessaria un’immediata conferenza di servizi tra le istituzioni interessate per mettere in campo i progetti atti a bonificare e dotare l’area di servizi pubblici efficienti per evitare che il nuovo carcere diventi un Cattedrale nel deserto”.

            “I ritardi accumulati richiedono peraltro interventi immediati per migliorare le condizioni delle Case Circondariali di Cagliari e Oristano, comprese le Colonie penali di Isili ed Is Arenas dove sono gravi i problemi delle strutture. Inoltre il sovraffollamento delle carceri sarde non può protrarsi per altri 3 o 4 anni in attesa dell’entrata in funzione dei nuovi Istituti. Il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – ha concluso la presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – non può ignorare l’attuale situazione di illegalità. Gli sforzi e i sacrifici degli agenti della polizia penitenziaria e degli operatori, costretti a fronteggiare i vuoti di organico e l’aggravio del lavoro, non possono protrarsi all’infinito”.

 

Cagliari, 2 settembre 2010

  

 


Nuova grafica e nuove funzionalità! Crea subito Gratis la tua nuova Casella di Posta Katamail

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.