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Guido Costa e ‘la cultura sarda al servizio dei più sfortunati’

22 agosto 2010 Nessun Commento
Enrico Costa

Articolo di Anna Toro per TERZONLINE

Pubblicato il 28/06/2010

Il pronipote dello scrittore sardo Enrico Costa porta avanti il suo progetto di audiolibri gratuiti per i non vedenti e gli svantaggiati, e ci racconta le novità in cantiere

Un’eredità preziosa, un sogno e la cecità che da handicap è diventato non solo una lotta quotidiana, ma anche un’ occasione per mettersi al servizio dei più sfortunati e svantaggiati di questa società. Guido Costa, pronipote del grande scrittore sardo Enrico Costa, prosegue la sua “missione” di divulgazione della cultura sarda attraverso gli audiolibri gratuiti per i non-vedenti: dopo la produzione dei “5 Racconti” e de “Il muto di Gallura” di Enrico Costa, l’editore ci racconta in anteprima quale sarà la prossima uscita delle sue Edizioni Actos, attualmente in fase di stesura e preparazione.

Visto la sua eredità famigliare e culturale, si tratta senz’altro di un’altra opera di Costa.
Esatto. Ma non un’opera qualsiasi, bensì il primissimo romanzo scritto dal mio bisnonno nel lontano 1874, che s’intitola “Paolina”. Un romanzo decisamente sardo, nonostante lo stile sia quello ottocentesco che ricorda i grandi scrittori del nord Italia a lui contemporanei, come Fucini e Fogazzaro.

Di cosa parla?
Racconta una storia tipica dell’epoca, il dramma umano di un maestro che s’innamora, corrisposto, di una ragazza che però non può sposare essendo di umili origini. Da lì la situazione precipita in una serie di vicende che, allora, potevano anche risultare scandalose. Il romanzo si svolge in un imprecisato paese descritto come C., nei dintorni di Mores e Ozieri, e siccome Costa è sempre stato anche uno storico rigoroso e appassionato, in “Paolina” come negli altri suoi scritti ci sono sempre la storia, le tradizioni popolari, e soprattutto la vita della gente e le situazioni sociali di quel periodo dell’Ottocento in Sardegna. Questo secondo me è uno degli aspetti più interessanti dell’opera.

Sarà nuovamente un audiolibro?
Certo, dato che è proprio questo il senso dell’avventura che ho iniziato con le edizioni Actos: dare la possibilità alle categorie più sfortunate della nostra gente come i ciechi, gli ipovedenti, i disabili (anche psichici), gli ammalati costretti in sedia a rotelle o in un letto e che non possono leggere nemmeno un libro, di godere di alcune delle più belle opere della tradizione sarda. Diversi mesi fa, grazie a un finanziamento regionale, siamo riusciti a distribuire 60 copie de Il Muto di Gallura e dei 5 racconti di Costa in tutte le carceri isolane oltre che a diverse associazioni: si tratta in sostanza di libri dotati di pagine bianche e caratteri grandi e scuri, corredati da un cd mp3 per poter ascoltare il racconto.

Ha detto “distribuire”: significa gratis?
La gratuità di questo progetto è una condizione imprescindibile. Queste cose non si possono vendere, si devono regalare e io spero che gli assessori e coloro che si occupano di educazione e cultura capiscano non solo quanto sia importante far conoscere chi eravamo e come eravamo ai bambini e ai ragazzi, ma anche quanto opere del genere, fatte apposta per chi ha problemi ed è svantaggiato, possano dare conforto a queste persone. Per non parlare del valore rieducativo della cultura, nel caso delle carceri. Ecco perchè speriamo di riuscire a ottenere i finanziamenti anche per questa opera in preparazione. I pesanti tagli in tutti i settori, però, ci preoccupano non poco.

Per quanto riguarda “Paolina”, come sta procedendo il lavoro?
Sta andando bene, anche se c’è ancora molto da fare, visto che sono 400 pagine! Ma non solo: stiamo lavorando con la prima edizione stampata dalla tipografia Azuni di Sassari, (ovviamente in fotocopia), che è quasi illeggibile. La tinta ha fatto un impasto e si è espansa a tal punto da avere un effetto specchio nella pagina dietro. Bisogna ricordare che allora si componeva con caratteri di legno, neanche metallici, perciò la stampa era imprecisa. La nostra giovane collaboratrice Valentina Massa sta facendo un gran lavoro nella ricomposizione del testo, anche perchè certe parole ormai non si leggono quasi più e bisogna intuirle dal contesto. Ma entro la fine del mese credo che col testo saremo a posto.

Poi c’è tutta la parte dell’audio.
Di quello se ne sta occupando un altro giovanissimo collaboratore, Michael Hernandez. Il suo compito consiste nell’adattare il testo ai sintetizzatori vocali per pc. Ora sta usando uno dei programmi più moderni, Eloquent, e sta lavorando attentamente alla punteggiatura, agli spazi e alle pause affinché la voce non risulti troppo robotica e il discorso sia più scorrevole e modulato possibile. Ci sarà anche la musica e tanti altri piccoli accorgimenti che renderanno il libro attraente e rilassante. Certo non si può conservare il testo originale, certe frasi sono impossibili da interpretare dato che la grammatica è completamente diversa da quella attuale, ma facciamo di tutto per conservare lo spirito del libro e i risultati sono sempre stati soddisfacenti.

Per il futuro avete qualcos’altro in mente?
Intanto lavoriamo con quello che abbiamo, cioè le opere di Costa. Poi pensavo anche a Salvatore Farina, che non è molto conosciuto, oppure al canonico Spano, che ha scritto tra le tante cose dei saggi interessanti riguardo a degli scavi che sono anche piacevoli per chi legge o ascolta. Il fatto è che questi autori sardi del passato sono le radici fondamentali delle nostre genti, e di ciò che siamo noi ora. Pensiamo a “Paolina”, dove Costa descrive i metodi di trasporto di allora che quasi fanno pensare al Far West, cose che uno nemmeno s’immagina! Ascoltare e conoscere queste storie sarà sicuramente di conforto e aiuto a chi è malato e non può più leggere, a chi sta tutto il giorno su un letto, o nella cella di un carcere, o in ospedale. Ovviamente vogliamo che possano fruirne gratis, su questo la Actos non transige. Perciò speriamo che, soprattutto le istituzioni, siano sensibili al progetto e che i finanziamenti arrivino. Per ora, noi continuiamo a lavorare.

Anna Toro

Inserito il 28/06/2010
 
  L'edizione Actos di 'Paolina'

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