BUONCAMMINO: ANCORA DETENUTA NONNINA 77ANNI MALATA
Una donna di 77 anni, affetta da numerosi gravi disturbi tra cui cardiopatia ipertensiva, aneurisma dell’aorta addominale, ipercolesterolemia, steatosi epatica e infezione delle vie urinarie, dichiarata incompatibile fin dal 2009, si trova ancora reclusa nel carcere di Buoncammino. Lo denuncia Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso che Stefania Malu, cagliaritana, detenuta da 20 mesi, chiede insistentemente di poter scontare ai domiciliari la pena di 4 anni e 2 mesi con sentenza del giugno 2008. La donna, a cui è stato rifiutato il differimento pena all’inizio del 2009, si è aggravata avendo fatto registrare anche un inizio di demenza senile alla recente visita geriatrica nell’ospedale Santissima Trinità.
Stefania Malu in più occasioni ha manifestato disagio e insofferenza alla detenzione. Arrivando perfino a rifiutare la terapia per denunciare il suo malessere. Ma finora è rimasta chiusa in cella. L’anziana donna, peraltro, terminerà di scontare la pena alla fine del 2011. E’ assurdo che possa restare in una struttura detentiva sovraffollata una persona in queste condizioni. Nonostante la disponibilità delle Agenti che prestano servizio a Buoncammino e la professionalità dei medici, Stefania Malu non può più restare in carcere. E’ opportuno quindi che ottenga il differimento della pena nuovamente richiesto dal difensore Stefano Piras.
Il caso riporta all’attenzione dell’opinione pubblica il grave problema dei detenuti anziani all’interno delle strutture carcerarie. Si tratta per lo più di individui con gravissime patologie dovute principalmente all’età che possono scontare la pena in strutture alternative, come le residenze sanitarie assistite, o ai domiciliari. Ciò ridurrebbe il numero dei detenuti nelle carceri e renderebbe meno difficili le condizioni di lavoro degli Agenti di polizia Penitenziaria e dei Medici
Cagliari, 12 agosto 2010
Scrivi il tuo commento all'articolo