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TRAFFICO MERCI FS: NO AD ARCHIVIAZIONE INCHIESTA

2 luglio 2010 Nessun Commento

“Nessuno degli impegni assunti con la Regione Sardegna è stato rispettato da Trenitalia, società  del gruppo Ferrovie dello Stato, per garantire il traffico merci su rotaia tra la Sardegna e la Penisola e viceversa. I sardi, unici in Italia, sono privi di un servizio pubblico indispensabile per un’isola tagliata fuori dai collegamenti della rete ferroviaria europea. La Giunta regionale ha ora stanziato tre milioni di lire per la progettazione e realizzazione di una soluzione alternativa Portotorres-Savona che per essere operativa richiederà almeno cinque anni. Le responsabilità delle Ferrovie dello Stato sono evidenti così come i danni per l’economia dell’Isola senza trascurare l’ingente spreco di denaro pubblico”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che, difesa dall’avv. Benedetto Ballero, si oppone alla richiesta di archiviazione della  sua denuncia per “interruzione di pubblico servizio” avanzata dai Sostituti Procuratori Marco Cocco e Mario Marchetti. Il Giudice per le Indagini Preliminari Roberto Cau ha fissato per il 13 luglio prossimo l’udienza per la deliberazione in Camera di Consiglio.

“Ritengo – sottolinea l’ex consigliera regionale socialista, che sia necessario un supplemento di indagini. Lo impone la realtà dei fatti: la linea Civitavecchia-Golfo Aranci è stata cancellata; i dipendenti delle Ferrovie dello Stato sono stati in parte trasferiti nella penisola ed altri sono ancora in servizio in Sardegna ma inattivi; gli operatori privati degli scali merci, ormai abbandonati al degrado, hanno perso il lavoro, la motonave Garibaldi è in disarmo e sarà demolita; l’assetto provvisorio sbandierato da Trenitalia con la soluzione intermodale ferro-nave-gomma, sulla tratta Livorno-Olbia si è rivelata una”bufala”; i beni delle Ferrovie svenduti a privati anziché trasferiti al demanio della Regione. I dirigenti di Trenitalia e di Ferrovie dello Stato non possono uscire indenni dopo le scelte disastrose effettuate, anche se assunte – come ha chiarito al magistrato l’ex assessore regionale dei Trasporti Sandro Broccia – dopo che “i rappresentanti e associazioni industriali sarde avevano dichiarato che l’originaria modalità del trasporto merci tra l’isola e il continente non corrispondeva (ormai) agli interessi degli operatori locali”. Perfino la prospettiva di integrare con fondi regionali i contributi statali in favore di Trenitalia “perse di attualità – precisa la richiesta di archiviazione riportando le dichiarazione dell’assessore Broccia – allorché i rappresentanti delle associazioni industriali in Sardegna (Confindustria e Api Sarda) rappresentarono al sottoscritto e allo stesso Presidente Soru che quel servizio non corrispondeva ai loro interessi e che l’interruzione del medesimo non avrebbe comportato particolari sacrifici”.

“Non si può accettare passivamente di aggiungere al danno – conclude Caligaris – anche la beffa. Trenitalia e Ferrovie dello Stato dopo aver ottenuto ingenti fondi dallo Stato e dalla Regione per allestire l’invaso di Golfo Aranci. per costruire le navi traghetto e per attrezzare gli scali isolani  e dopo aver venduto, lucrando, gli edifici realizzati, hanno abbandonato il traffico merci isolando ancor più la Sardegna dalla penisola e dall’Europa. Ciò mentre la Regione stanzia altri tre milioni di euro di denaro pubblico per ripristinare il traffico merci su rotaia inopinatamente e assurdamente  abbandonato”.

Cagliari, 2 luglio 2010

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