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CARCERI: DAP nega a detenuto Bad’e Carros diritto allo studio

1 luglio 2010 Nessun Commento

“Il sovraffollamento rischia di far perdere la bussola anche ai funzionari del DAP che talvolta contraddicono ciò che hanno deciso in precedenza. Ne derivano atteggiamenti schizofrenici come quello che ha prima autorizzato un giovane detenuto di iscriversi all’Università di Bologna e sostenere alcuni esami e poi gli è stato negato di proseguire l’impegno di studio, peraltro proficuo. Così un giovane di Santo Domingo ristretto a Bad’e Carros ha dovuto rinunciare all’esame di inglese, previsto per il 22 giugno e a quello di Diritto costituzionale italiano e comparato, fissato dall’Ateneo emiliano per il 29 giugno. Rischia infine di non poter sostenere quello di Diritto Pubblico del 13 luglio prossimo”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che ha segnalato il caso di Alejo Perez Luis Alexander al Direttore Generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dott. Franco Ionta.

“Il giovane, che è stato trasferito a Nuoro nel mese di ottobre del 2009, si trovava recluso precedentemente – ha precisato nella lettera Caligaris a cui si è rivolto il detenuto – a Bologna dove, anche grazie ad una convenzione tra l’Ateneo e il DAP, si era iscritto nel 2008 al corso di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, una specializzazione non presente negli Atenei sardi. Avendo sostenuto con profitto i primi esami, a settembre 2009 aveva confermato l’iscrizione nella Facoltà per il secondo anno. Avendo subito nel frattempo il trasferimento, non richiesto e di cui non ha mai saputo la ragione, il 22 febbraio 2010 è stato tradotto a Bologna per sostenere due esami entrambi superati brillantemente ed è rimasto nel capoluogo emiliano fino al 10 aprile. Benché avesse richiesto a quel punto di permanere nel carcere di Bologna è stato trasferito di nuovo a Nuoro. Non ha potuto quindi sostenere gli esami del 22 e del 29 giugno perché gli è stata negata la traduzione nel capoluogo emiliano”.

“La Costituzione sancisce all’articolo 34 il diritto allo studio, riconoscendolo a tutti e impegnando le istituzioni a renderlo effettivo. Ciò vale anche per le persone private della libertà personale. In questo specifico caso, la convenzione tra il DAP e l’Ateneo prevede la permanenza del detenuto-studente nel carcere di Bologna fino al completamento del corso universitario. Occorre quindi rimediare – conclude Caligaris – a questo incredibile disguido”.

“Lo studio, in questa fase della mia vita ha rappresentato e rappresenta – ha scritto Alejio Alexander – il principale progetto di riscatto su cui stavo investendo tantissime energie. Si tratta, come potrà immaginare, di un percorso molto arduo, sia per il contesto in cui mi trovo, sia per le difficoltà di linguaggio che ancora ho nell’affrontare un testo universitario. A parte il trasferimento definitivo, adesso per me è urgentissimo poter sostenere questi esami nel mese di luglio. Desidero tanto poter proseguire il corso di studi rimanendo iscritto all’Università di Bologna ed essendo nuovamente trasferito lì o in altra sede vicina”.

Cagliari, 1 luglio 2010

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